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Mostra fotografica "Storia di terre e di lavoro" di Giovanni Nardini

Locandina mostra "Storie di terre e di lavoro" di Giovanni Nardini

La rassegna fotografica – oltre un centinaio le immagini tutte in bianco e nero esposte – è un lungo e affascinante viaggio nelle terre della nostra provincia attraverso le foto realizzate nell’arco di 35 anni.
In ogni foto ci sono sempre l’uomo e la donna, e la fotografia diventa romanzo, narrazione fornendo gli strumenti per comprendere che dietro ad ogni persona, alle sue abitudini, al suo lavoro, alle sue mani, si nasconde sempre una storia.
La mostra ci consegna un grande affresco della nostra provincia: dal mondo dei calafati di Viareggio, alle fonderie e ai laboratori del marmo di Pietrasanta, per arrivare alle realtà contadine dell’alta Versilia e della Garfagnana. Inoltre, un capitolo più intimo e suggestivo viene dedicato alle realtà spirituali delle nostre terre con le foto scattate all’eremo di Minucciano e alla Certosa di Farneta, reportage unici perché realtà difficilmente accessibili fotograficamente. L’obiettivo di Nardini, sempre discreto e mai spavaldo o invasivo, e aiuta l’osservatore a capire meglio la nostra storia e il nostro territorio.
La mostra è sostenuta dalla Fondazione della Banca del Monte di Lucca, con la collaborazione della Provincia di Lucca e del Comune di Viareggio e l’adesione della Soprintendenza - ABAP di Lucca e Massa Carrara.
Sarà il giornalista e critico d’arte Umberto Guidi a presentare la rassegna fotografica insieme con l’autore per un’iniziativa che si configura anche come il giusto riconoscimento all’attività del fotografo viareggino ormai affermato a livello nazionale, ma anche internazionale per i suoi lavori sulle grandi città d’Europa.

Giovanni Nardini è nato e vive a Viareggio. Laureato in Filosofia, si è avvicinato alla fotografia agli inizi degli anni ’80. Attento osservatore della vita quotidiana, intende la fotografia come ricerca, strumento per raccontare in maniera personale realtà sociali e culturali della propria terra e non solo. Legato alla fotografia in bianco e nero, ha realizzato reportage  sulla lavorazione del ferro nell’alta Versilia e nella Garfagnana, sui laboratori del marmo a Pietrasanta, sul mondo contadino nella Lucchesia e su alcuni vecchi e suggestivi paesi della Garfagnana. Dal primo lavoro è stato tratto nel 2007 il libro “L’officina di Vulcano” per la casa editrice Franche Tirature. Ha documentato con un reportage di 60 immagini la strada e la cultura del vino nella sua terra. Primo fotografo ad entrare nel mondo chiuso e riservato dei Certosini della Certosa di Farneta, ha realizzato un racconto fotografico dal quale nel 1998 la casa editrice di Lucca Maria Pacini Fazzi ha pubblicato un libro fotografico " La certosa di Farneta - Voci del silenzio". Nel 2006 e nel 2007 ha pubblicato per la Ditta CAEN di Viareggio due calendari: il primo sulle strade del vino nella Lucchesia e il secondo sui laboratori del marmo a Pietrasanta. Per il 2008 ha realizzato il calendario poster per conto della Comunità Montana dell’Alta Versilia sul mondo contadino. Nel 2008 ha pubblicato il libro fotografico “ Fuoco D’Arte. Fonderie artistiche a Pietrasanta” edito da Monte Altissimo di Pietrasanta, un affascinante reportage di  90 immagini sulle più importanti fonderie della città apuo-versiliese. Tra il 2005 e il 2007 ha realizzato un racconto fotografico sui sassi di Matera, alla ricerca delle tracce che la civiltà contadina ha lasciato nella suggestiva città della Basilicata. Tra il 2008 e il 2009 ha compiuto una ricerca di forte impatto lirico sull’ex ospedale psichiatrico di Maggiano, ripercorso attraverso la lettura delle opere di  Mario Tobino e che ha portato alla realizzazione nel febbraio del 2010 ad una mostra fotografica a Viareggio all’interno delle celebrazioni del centenario della nascita di Mario Tobino. Nel  2011 il lavoro su Maggiano viene presentato in una  mostra organizzata dal Comune e dalla Provincia di Roma nel prestigioso spazio della sala Santa Rita di Roma. La casa Editrice Pezzini di Viareggio ha pubblicato su questo reportage il libro “Luci d’Ombra. Viaggio per le antiche stanze dell’ex ospedale psichiatrico di Maggiano.”. Nel 2011 pubblica il libro “ Gli ultimi Calafati di Viareggio” Pezzini Editore, un reportage su un cantiere viareggino che mantiene in vita, nella costruzione di barche di legno, le vecchie tecniche dei calafati. Nel 2014 è  tra i fotografi che insieme a Gianni Berengo  Gardin sono invitati a Matera alla mostra evento "Radici e percorsi su  Matera e dintorni". Nel 2015 esce il calendario "Fuoco d'Arte. Le Fonderie Artistiche a Pietrasanta". Nello stesso anno espone una sua personale  alle Murate Caffè Letterario di Firenze  nell’ambito  della rassegna di mostre Foto&Foto, curate dalla  critica Elda Torres, con il lavoro “Parigi: uno sguardo umanista”. Nel 2016 realizza insieme al pittore Lisandro Ramacciotti il progetto “ Universo donna: un genere due sguardi” un raffinato percorso  che ci rappresenta con discrezione e fuori da facili stereotipi l’universo femminile interpretato da due linguaggi diversi. Nel 2017 esce il Libro “L’anima del monaco. Vita nell’eremo di Minucciano.” Pezzini editore. Un esclusivo reportage sull’ultimo eremo della Garfagnana abitato da monaci eremiti. Parallelamente a queste ricerche coltiva l’altra grande passione, la fotografia di strada con cui riesce a  rappresentare la quotidianità delle più grandi città d’Europa e di Italia. 

www.giovanninardini.it

 

Venerdì, 21 Settembre, 2018
Categoria: 
Luogo di svolgimento: 
Villa Argentina
Galleria fotografica: 
Storia di terre e di lavoro - Giovanni Nardini 1
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