I dipinti paretali di Giuseppe Biasi
Al momento dell’acquisto della Villa da parte dell’Amministrazione Provinciale gli unici elementi di arredo presenti erano costituiti dalle tele paretali della sala da ballo del piano terra realizzati da Giuseppe Biasi nel 1930 per i Conti di Sant’Elia unitamente ai tre pannelli in compensato dipinti su due lati, situati sopra la vetrata in legno dipinto che separa la galleria in due diversi ambienti, alle specchiere dorate e al cancellino in ferro argentato posto a delimitazione del collegamento fra la grande sala decorata e la galleria . Nel 2001, prima dell’inizio dei lavori di restauro da parte della locale Soprintendenza, le tele furono accuratamente distaccate dalle pareti e, unitamente agli altri elementi di arredo, trasportate nel laboratorio dello Studio Veronica Hartman di Capezzano Pianore (Lucca) dove sono state restaurate e custo- dite fino ad oggi. A causa del lungo periodo di stazionamento delle stesse nel laboratorio di restauro, nel 2012 la Provincia ha sottoscritto un contratto con lo Studio Hartman per la giacenza (protrattasi per tredici anni), il completamento delle opere di restauro ed il ricollocamento in sede dei dipinti al termine dei lavori di restauro dei decori della sala da ballo. La tela più grande, incastonata fra gli stucchi della parete nord della sala, raffigura un matrimonio persiano con gli sposi portati in sella da due elefanti, davanti alle mura di cinta di una città sullo sfondo di un paesaggio orientale. Ai lati del dipinto centrale esistevano due tele (andate perdute), che formavano un trittico: quello di destra mostrava la prosecuzione delle cinta muraria della città ed un cavaliere, mentre quello di sinistra presentava due personaggi che iniziavano il corteo nuziale.
I tre pannelli in compensato dipinti su due lati
I pannelli realizzati su compensato erano inseriti nella parte superiore della porta a vetri in legno dipinto che divide il portico. Su un lato del pannel- lo centrale è raffigurata la coppia di sposi, mentre il retro è decorato con fiori su fondo dorato a porporina. Gli altri due pannelli sono impreziositi da motivi floreali mentre, la parte tergale, presenta anche essa una superficie dorata a porporina. Prima del restauro il fondo oro si presentava ossi- dato e scurito dai raggi del sole che filtravano attraverso le vetrate della galleria.
Durante l’intervento di restauro i pannelli sono stati sottoposti per quindici giorni all’azione dei vapori di un prodotto antiparassitario contro gli insetti silofagi, coperti da una campana in pvc perfettamente sigillata.
Dopo una leggera pulitura sono state colmate le piccole lacune con gesso di Bologna ed emulsione acrilica; l’integrazione pittorica è stata eseguita con pigmenti miscelati con emulsione acrilica. Al termine la superficie è stata protetta con fissativo mat.
Cornici argentate e meccate degli specchi
Le quattro cornici argentate e meccate dotate di specchi, costituivano parte integrante delle tele collocate sulle opposte pareti della sala ed unita- mente agli ornamenti in stucco bianco e oro delle pareti e del soffitto, contribuivano a creare giochi di luce e di riflessi. Purtroppo una cornice ed il relativo specchio erano andate perdute prima dell’acquisto della Villa da parte della Provincia. Al fine di conferire un aspetto unitario alla sala, per una lettura il più possibile conforme all’aspetto originario, si è deciso di realizzare lo specchio mancante, riproducendone fedelmente il disegno e gli intarsi lignei. Le operazioni di restauro delle tre specchiere sono state effettuate mediante una leggera spolveratura e successiva applicazione sul retro delle cornici, delle lunette e delle fasce, di un prodotto antipa- rassitario contro gli insetti silofagi, con varie stesure a pennello. Successivamente le parti in legno, finemente intarsiate, sono state consolidate con resina acrilica, diluita con idoneo solvente, partendo con una soluzione molto allungata per favorire l’assorbi- mento del prodotto in profondità, ed aumentando gradualmente la componente di resina.
La nuova cornice con lunetta e fascia
La cornice in legno della specchiera mancante è stata ricostruita su modello delle altre, mediante la preparazione di un telaio di contenimento delle parti intagliate; quindi è stato preparato uno stampo in gomma siliconica per realizzare la lunetta e la fascia inferiore traforata in resina epossidica . Sulla base della lunetta è stato dapprima applicato uno strato di colla di coniglio, poi due - tre mani di gesso e colla, infine il tutto è stato carteggiato finemente; dopo la stesura del bolo, la superficie è stata levigata con punta d’agata. Successivamente, procedendo con la missione sulla superficie, è stata applicata la foglia d’argento e, una volta asciugata, è stata patinata con stesure di gommalacca.