Superfici esterne
Intervento di recupero delle aree e superfici esterne con il rifacimento completo del solaio della terrazza e del balcone fronte strada al piano primo, il ripristino dei canali di gronda e smaltimento delle acque meteoriche con l’aggiunta di nuovi discendenti, il restauro della recinzione esterna in cls armato e delle fioriere con integrazione della stessa ove completamente deteriorata e non più recuperabile, il ripristino degli intonaci deteriorati con trattamenti antiumidità e di protezione dagli agenti aggressivi e realizzazione di barriera chimica sui prospetti prospicienti il giardino, ricostruzione dell’intonaco mancante e deteriorato con malta di calce, tinteggiatura finale, il consolidamento dei piastrini di sostegno dei balconi con intonaco in betoncino armato, il restauro degli ele- menti decorativi (fregi, festoni, capitelli, elementi marcapiano e marca- davanzale) della facciata ed integrazione con elementi ricostruiti mediante stampi apposit
Interventi di particolare complessità
Durante la conduzione dei lavori si è rilevato che, a fronte di una straordinaria ricchezza dei decori e delle opere di finitura, per la costruzione della Villa ed in particolare per la realizzazione delle strutture principali erano stati utilizzati materiali di non grande pregio e tipologie costruttive non del tutto adeguate tanto da aver determinato una serie di criticità che necessitavano di un intervento di restauro e consolidamento certamen- te non semplice per la necessità di garantire la minima invasività.
Gli interventi di consolidamento sono stati improntati all’obiettivo di migliorare il grado di sicurezza e affidabilità della struttura nel pieno rispetto delle caratteristiche originarie della Villa e ponendo la massima attenzione al mantenimento e recupero dei decori e delle finiture originali. Le opere di consolidamento dei solai delle terrazze del piano primo e delle sottofondazioni del loggiato del piano terra hanno costituito gli interventi di maggiore complessità, in quanto hanno interessato contemporaneamente gli elementi strutturali e quelli decorati dell’apparato murario e pertanto hanno visto concorrere l’attività di più figure professionali. I fenomeni di degrado della terrazza principale posta sul lato sud-ovest della villa erano dovuti alle numerose infiltrazioni d’acqua piovana, estese alla quasi totalità della superficie calpestabile. La terrazza era stata realizzata con un solaio rasato in laterizio con travetti affiancati, gettati in opera unitamente alle armature inferiori; gli elementi di laterizio impiegati, larghezza di trenta centimetri ed altezza di quattordici, erano sprovvisti di soletta di ripartizione sovrastante e privi di un’armatura aggiuntiva sia in campata che in mezzeria; la luce dei travetti era ridotta (circa 3,60 m) escluso nell’angolo del fabbricato dove la luce, a parità di altezza, raggiunge i cinque metri. Le armature, inserite tra pignatta e pignatta, ad interasse di trenta centimetri, erano del tipo liscio, diametro di dieci millimetri, e si presentavano per lunghi tratti lungo tutto il loro perimetro non coperte dal calcestruzzo (ossia su una vasta su- perficie il ferro di armatura era completamente visibile perché privo di copriferro).
Le armature così realizzate e le numerose infiltrazioni di ac- qua meteorica che, nel corso degli anni di totale abbandono dell’immobile, avevano interessato la struttura ed i cui effetti si presentavano evidenti su quasi la totalità del solaio della terrazza, avevano causato una diffusa corrosione dei ferri delle armature riducendone fortemente la capacità portante; la accertata mancanza di qualsiasi tipo di armatura all’estradosso del solaio limitava anche la capacità portante della struttura in appoggio sulle murature. Considerata la tipologia strutturale del solaio e la necessità di non alterare né la quota di intradosso, né quella di estradosso con rinforzi a vista, si è ritenuto indispen- sabile provvedere alla sostituzione dell’attuale struttura mediante la realizzazione di un nuovo solaio latero-cementizio composto da travetti tipo “Bausta” con elementi di alleggerimento (pignatte) dell’altezza di cm 12 con getto in opera di calcestruzzo dello spessore di cm 4, massetto con rete elettrosaldata e guaina impermeabilizzante. Sono state poste in opera barre in acciaio in aderenza migliorata per la connessione fra la struttura esistente ed il nuovo solaio mediante l’ausilio di inghisaggi in resina epossidica. La struttura così realizzata ha permesso di mantenere inalterate le caratteristiche architettoniche dell’edificio, garantire i carichi dovuti all’utilizzo delle strutture e rendere necessariamente impermeabile la superficie calpestabile. Le pavimentazioni sono state realizzate con elementi uguali agli esistenti per forma e dimensione. L’intervento di consolidamento e restauro della terrazza ha comportato necessariamente lo smontaggio, da parte della ditta di restauro, di tutti gli elementi decorativi del soffitto sottostante la terrazza (cornici in legno e gesso), smontaggio mediante strappo di una porzione in buono stato di conservazione della fascia perimetrale decorata con fregi, (circa un metro lineare) per il successivo rimontaggio in opera, realizzazione di un pannello con i colori originali della campitura del soffitto al fine di assicurare che la successiva tinteggiatura dell’intonaco risultasse uguale all’esistente.
Una volta effettuato lo scavo per l’areazione del solaio della galleria del piano terra, i pilastri sono risultati privi di qualsiasi tipo di fondazione, si è pertanto reso necessario procedere alla realizzazione di un cordolo armato in c.a. Al momento della demolizione del solaio della terrazza e dell’asportazione dell’intonaco, gli elementi strutturali si presentavano completamente fatiscenti. Le ar- cate del portico erano costituite da centine in ferro completamente deteriorate. Gli archi del porticato erano sconnessi, costituiti da elementi in ferro sui quali poggiavano delle mezzane poste per piano, senza alcun elemento di collegamento. L’intervento di restauro è consistito nel trattamento anticorrosivo dei telai in ferro, nel consolidamento della parte muraria mediante una rete in fibra risvoltata sugli archi al fine di costituire il minimo spessore possibile al di sotto dell’intonaco.