La Saletta Verde
In fondo al corridoio verso la scala principale, prima di salire al piano superiore troviamo, sulla sinistra, il locale che nel passato ospitava la sala da pranzo della Villa a cui si accede superando una porta scorrevole di legno e vetro impreziosito da carta decorata.
Gli studi condotti nelle fasi di restauro hanno permesso il rinvenimento dei colori originali della stanza che si presenta in tutta la sua armonia: le specchiature in colore verde, le riquadrature ed i soffitti in avorio e in rosa, le cornici in legno a riquadro delle specchiature e dei pilastri in doppia cromia, argento e marrone. La pavimentazione in graniglia è un nuovo elemento inserito durante la ristrutturazione della Villa.
La sala, dotata di apposite attrezzature, ospita conferenze ed incontri culturali.
Il primo piano
I locali al primo piano ospitavano gli appartamenti privati della Villa. L’utilizzo della struttura ad albergo, negli anni ’50 dello scorso secolo, ha portato una significativa modifica di questi ambienti. Il restauro ha permesso di restituire alle stanze il colore dell’intonaco originario nonché l’integrazione degli stucchi e fasci mancanti. I pavimenti sono in graniglia e riescono a catturare lo sguardo per la loro eleganza, armonia e diversità; è infatti interessante scoprire come in ogni sala il motivo riportato sul pavimento cambia e non è mai uguale.
Il cortile
Nella parte est della Villa si trovano gli ambienti di servizio e i locali che ospitano la Biblioteca Senatore Milziade Caprili.
L’accesso a questi locali avviene tramite un cancello secondario, posizionato in Via Vespucci, che attraversa un cortile con un piccolo loggiato, la cui parete è decorata con la vetrata che conserva il monogramma della famiglia Sant’Elia. La vetrata, composta da vetri policromi rifiniti in piombo, ha subito un attento restauro con l’integrazione delle parti mancanti in vetro del tutto simili all’originale per colore e spessore.
